28 Mar Test a rapida lettura per i cittadini: si partirà dalle case di riposo
Al via un’associazione che nasce per offrire un contributo concreto al tentativo di bloccare l’epidemia di COVID19 disponendosi a condurre, in termini di assoluto volontariato, un censimento dei soggetti a rischio, nell’intento di isolare eventuali persone positive al virus ma ignare di esserlo.
A corredo dell’articolo uscito oggi sul Quotidiano di Puglia, alcune riflessioni di fine giornata del prof. Minelli:
“Ma cosa ci vuole a comprendere che se il tasso di mortalità in Lombardia è più alto di quello del Veneto, la ragione non sta nel fatto che il virus lombardo è “più cattivo” di quello veneto, quanto piuttosto nella capacità dei veneti di effettuare un numero di controlli (e dunque di isolamenti in quarantena) decisamente più alto rispetto a quelli effettuati altrove?
Cosa ci vuole a comprendere che la differenza non sta nell’aggressività del virus (uguale ad ogni latitudine), ma nella inconsapevole “aggressività” delle tante, tantissime persone che, senza sintomi di rilievo, portano in giro il virus diffondendolo senza che nessuno riesca a farsene una ragione?
E quanto ci vuole, infine, ad imparare la lezione e a metterla coerentemente in atto nelle zone in cui ancora è possibile attuarla in tempi utili, prima che anche in queste zone si registrino numeri ed immagini che mai più avremmo creduto essere possibili?
E che poi nessuno dica “io non lo sapevo”!
Fonte: il Quotidiano di Puglia, 28 marzo 2020