L’inefficacia della terapia può talvolta essere legata alla presenza di alcune variazioni genetiche a carico di particolari enzimi di un sistema complesso [Sistema del Citocromo P450 (CYP450)] adibito al metabolismo di principi farmacologici abitualmente assunti dall’uomo. Questi enzimi, nei diversi individui, possono essere normalmente rappresentati (soggetti “metabolizzatori normali”), possono mancare del tutto (soggetti “metabolizzatori lenti”), possono mancare in parte (soggetti “metabolizzatori intermedi”), ovvero possono risultare in eccesso (soggetti “metabolizzatori rapidi”).
Mentre i “metabolizzatori normali” hanno enzimi regolarmente funzionanti e generalmente rispondono con efficacia alle terapie consigliate, i soggetti “metabolizzatori deboli” possono rispondere poco o affatto alla terapia, anche se trattati con dosi standard del farmaco. Per contro, i “metabolizzatori rapidi”, che rappresentano il 5-10% della popolazione, manifestano un metabolismo accelerato di alcuni farmaci per la presenza di copie multiple di un determinato enzima preposto al metabolismo di uno o più farmaci che, pertanto, verranno smaltiti molto velocemente. Ne consegue che questi ultimi soggetti avranno bisogno, per un effetto terapeutico ottimale, di un dosaggio farmacologico più alto rispetto a quello previsto nella ordinarietà.