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La Triglia di Porto Cesareo

Puntata speciale quella di fine anno per “Il Gusto della Salute”, la rubrica online ideata e coordinata dall’immunologo Mauro Minelli responsabile per il Sud della Fondazione per la Medicina Personalizzata in collaborazione con Adnkronos, una puntata realizzata grazie al Gruppo di Azione Locale “Terre d’Arneo”.

 

La triglia, mullus per i latini, è da sempre considerato un pesce pregiato ed era quasi venerato dagli antichi greci per la bontà delle sue carni che, sul piano nutrizionale, forniscono un moderato apporto di proteine e acidi grassi, rispetto ad un contenuto di carboidrati e colesterolo così trascurabile da poter inserire la triglia nelle diete ipocaloriche. È ricca di micronutrienti e, tra i minerali che è in grado di offrire, spiccano ferro, fosforo, selenio e zinco, mentre le vitamine sono prevalentemente rappresentate dalla vitamina A e da quelle del gruppo B.

 

La famiglia delle triglie include sei generi e oltre ottanta specie, ma la triglia “di fango” e la triglia “di scoglio” sono più tipiche dei nostri mari. Quella di cui si parla in questa puntata de “Il Gusto della Salute” è l’esemplare di scoglio, reperibile nelle acque meno profonde, tipico pescato dell’area marina protetta di Porto Cesareo, comunità marinara localizzata sulla costa jonica della penisola salentina.

 

Le triglie, d’altronde, in forza della loro ricca dotazione di proteine ad alto valore biologico, sono anche in grado di garantire un effetto energizzante, tanto da essere consigliate nelle diete di chi pratica sport, e un effetto antiossidante visto che gli aminoacidi essenziali che compongono quelle proteine esercitano un’azione di contrasto nei confronti dei radicali liberi, rallentando i processi di invecchiamento cellulare.

 

L’elevata digeribilità della triglia la rende particolarmente indicata per terapie nutrizionali impostate a supporto di pazienti con patologie dell’apparato gastroenterico, come nel caso di gastriti, esofagiti, malattia da reflusso, sofferenza epatica o pancreatica. Importanti anche i sali minerali contenuti nella triglia capaci di rafforzare la memoria e aumentare le capacità di concentrazione. Inoltre – ultimo ma non ultimo elemento da considerare – le triglie, ove si escludano casi di specifica allergia, non hanno particolari controindicazioni restando, a tutti gli effetti, piatto privilegiato di ogni gourmet.

 

Tante e diverse le proprietà benefiche di questo pesce:

 

  • proprietà cardioprotettive – Tra i macronutrienti di cui le triglie sono ricche, alta è la percentuale di acidi grassi polinsaturi, in particolare gli omega-3 ‘EPA’ (acido eicosapentaenoico) e ‘DHA’ (acido docosaesaenoico), che aiutano a mantenere costanti i livelli di colesterolo nel sangue così contribuendo alla corretta funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio;
  • proprietà gastroprotettive – Le triglie hanno una carne molto digeribile che le rende alimento particolarmente indicato per terapie nutrizionali impostate a supporto di pazienti con patologie dell’apparato gastroenterico, come nel caso di gastriti, esofagiti, malattia da reflusso, sofferenza epatica o pancreatica;
  • proprietà anti-obesogeniche – Le triglie apportano un contributo calorico moderato, in quanto 100 grammi di prodotto forniscono circa 123 calorie. Per questo motivo possono essere utilizzate all’interno di piani alimentari ipocalorici e dimagranti.
  • proprietà energizzanti e ricostituenti – Le triglie, in forza della loro ricca dotazione di proteine ad alto valore biologico importanti per la funzione muscolare, la crescita e il ripristino cellulare dei tessuti, sono anche in grado di garantire un effetto energizzante, tanto da essere consigliate nelle diete di chi pratica sport;
  • proprietà anti-ossidanti – I composti ai quali, nella triglia, viene attribuito il potere antiossidante sono gli amminoacidi essenziali contenuti nelle proteine. Essi svolgono un ruolo chiave nella difesa contro lo stress ossidativo e nella protezione delle cellule dai danni causati dai radicali liberi, rallentando i processi di invecchiamento cellulare;
  • proprietà neuroprotettive – I micronutrienti presenti nelle triglie, soprattutto minerali come zinco, ferro, selenio e fosforo, hanno dimostrato di avere un effetto benefico su memoria e capacità di concentrazione;
  • proprietà eumetaboliche – Il consumo regolare di triglia, grazie soprattutto alla presenza di acidi grassi omega 3, può aiutare in caso di ipercolesterolemia, ipertensione e diabete di tipo 2;
  • ottima tollerabilità – Ove si escludano casi di specifica allergia, le triglie non hanno particolari controindicazioni restando, a tutti gli effetti, piatto privilegiato dei veri gourmet.

 

 

Il Gusto della Salute – una rubrica di:
Mauro Minelli – docente di “Scienze tecniche dietetiche applicate” presso Università LUM “Giuseppe Degennaro” e coordinatore responsabile della sezione “Italia Meridionale” della Fondazione Italiana Medicina Personalizzata (FMP).

Ospiti:
Ilaria Vergallo – Biologa nutrizionista del Network PoliSmail
Marco Renna – Giornalista

 

L’iniziativa è svolta sotto l’egida della FMP Fondazione Medicina Personalizzata – Media partner ADNKronos.