Ci sono invenzioni che segnano le storie e la vita di tanti di noi, una di queste è certamente la mortadella, il più ‘popolare’ tra i salumi. Talmente buono da essere proposto come protagonista della nuova puntata de Il Gusto della Salute, la rubrica online ideata e coordinata dall’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione di Medicina Personalizzata, in collaborazione con Adnkronos.
Mortadella dal latino murtatum, carne finemente tritata nel mortaio. Fu il bolognese Vincenzo Tanara nel ‘600 a preparare la ricetta di una nuova bontà gastronomica, scegliendo i tagli migliori di carne suina e suggerendo le giuste dosi. Nasce così un fenomeno di costume, un alimento che tutti amano.
Nella seconda metà del ‘900, dopo il boom economico degli anni 60, la mortadella è diventata un distintivo censuale, una bandiera delle classi popolari. Il ruolo prezioso che, apparentemente, la mortadella ha giocato sul piano della cultura italiana, però, non si accompagna ad un consumo consapevole della stessa, che qualcuno considera un alimento grasso, pesante e difficile da digerire. Ma sul piano nutrizionale è davvero così? Non proprio… E vediamo perché.
- La mortadella contiene proteine ad alto valore biologico nelle quali son presenti tutti gli aminoacidi essenziali, e poi contiene numerosi micronutrienti e minerali. Ecco perché può essere inserita in tutte le diete.
- La mortadella ha un notevole potere saziante, proprio grazie al suo alto valore proteico. In quanto ricca di vitamine del gruppo B aiuta i processi metabolici, ovvero quei processi che, se ben calibrati, consentono a grassi, proteine e carboidrati di cooperare efficacemente per offrire energia al nostro organismo.
- I tanti minerali presenti nella mortadella supportano brillantemente il sistema immunitario e, insieme alle proteine, aiutano coloro che hanno bisogno di un’alimentazione ad alto valore nutritivo, primi fra tutti gli sportivi.
- La mortadella può essere una scelta da preferire alle carni rosse, essendo queste ultime più ricche di grassi saturi. Considerando la composizione in grassi della mortadella, infatti, si riscontrano buoni quantitativi di acidi grassi insaturi, meno pericolosi per la salute rispetto ai grassi saturi.
- Acido oleico è presente in buone quantità nel grasso della mortadella. A tale acido grasso insaturo si associano tre funzioni benefiche che riguardano la produzione di ormoni, la rigenerazione delle membrane cellulari e la produzione di energia.
- È chiaro che, come tutti i salumi, la mortadella non può e non deve essere mangiata in gran quantità, perché il rischio sovrappeso è dietro l’angolo, oltre alle problematiche derivanti da un’eccessiva disponibilità di grassi nel sangue. Non dimentichiamo poi che, trattandosi di carne di maiale notoriamente istamino-liberatrice, possono essere sempre in agguato conseguenze spiacevoli soprattutto a carico di soggetti allergici.
Il Gusto della Salute – una rubrica di:
Mauro Minelli – docente di “Scienze tecniche dietetiche applicate” presso Università LUM “Giuseppe Degennaro” e coordinatore responsabile della sezione “Italia Meridionale” della Fondazione Italiana Medicina Personalizzata (FMP).
Ospiti:
Ilaria Vergallo – Biologa nutrizionista del Network PoliSmail
Marco Renna – Giornalista
L’iniziativa è svolta sotto l’egida della FMP Fondazione Medicina Personalizzata – Media partner ADNKronos.