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Il Polpo

Il polpo in 10 punti: proprietà benefiche e controindicazioni

La famiglia di appartenenza è quella dei molluschi marini. La classe, invece, è quella dei cefalopodi, a sua volta comprendente un folto gruppo di organismi invertebrati, non dotati di conchiglia che, oltre al calamaro, al totano, alla seppia, al moscardino, annoverano, tra gli esemplari più noti, anche il polpo (Octopus vulgaris).


Si tratta di un animale acquatico solitario e resistente, tipicamente ambientato nelle acque temperate del mar Mediterraneo eppure in grado di adattarsi alle acque più fredde dell’oceano Atlantico.
Possiede tre cuori, uno dei quali smette di battere durante il nuoto, ciò che, preferibilmente, porta il cefalopode a strisciare sui fondali anziché nuotare, e otto tentacoli muniti di ventose e disposti simmetricamente attorno alla testa che gli permettono di vivere e di prosperare nel suo ambiente.

Molto diffuso nelle praterie di posidonia, pianta acquatica tipica del sistema costiero mediterraneo, il polpo vive e prolifera su fondali tanto sabbiosi quanto rocciosi, anche perché l’assenza di scheletro gli permette di insinuarsi tra gli anfratti scogliosi da dove esce quasi esclusivamente di notte per cacciare gamberetti, ricci di mare, granchi e piccoli pesci. È peraltro dotato di un eccezionale sistema di protezione rappresentato dalla pelle mimetica, di colore cangiante per effetto di cellule speciali chiamate cromatofori che gli permettono di difendersi dai predatori, al cospetto dei quali schizza via rapidamente non senza aver spruzzato tutt’intorno nuvole d’inchiostro. La sua intelligenza è proverbiale potendo, il polpo, utilizzare gusci di cocco per farsene armature, barricare con pietre la sua tana, scoperchiare i barattoli per raggiungere il cibo nascosto.

Annotazioni storiche e curiosità

Se dal punto di vista culinario il polpo ha una storia molto antica, come testimonia un mosaico rinvenuto a Pompei raffigurante un polpo collocato in un piatto, altrettanto datata è la rappresentazione simbolica di questo mollusco tentacolare, al quale fin dall’antichità sono state attribuite proprietà afrodisiache. In una delle lettere di Cicerone, il polpo viene paragonato alla virilità di Giove e, molto tempo dopo, Giovanni Boccaccio cita il polpo come cibo lussurioso e afrodisiaco.

 

Diversa, invece, era la considerazione del polpo nella civiltà cretese, presso la quale questo animale acquatico era associato al male, all’oscurità, al punto da ritenere che il mollusco con i suoi tentacoli prelevasse dalla terra le anime destinate agli inferi.

 

Ma il simbolismo del polpo ha travalicato il tempo entrando efficacemente anche nel linguaggio corrente. È noto, per esempio,il detto “il polpo si cucina nella sua stessa acqua”, riferito a persone che pagano le conseguenze delle proprie azioni o che, prima o poi, saranno costrette a riconoscere i propri errori.

 

Nell’immaginario fantastico, infine, il polpo richiama l’immagine del Kraken, il mostro di “ventimila leghe sotto i mari” capolavoro di Jules Verne. Fin dai tempi più antichi il mare è stato consideratoun’immensa entità da cui guardarsi, in grado di mettere paura. In tale contesto, la grande piovra di Jules Verne era un po’ la rappresentazione iconica dei pericoli e dei rischi che potevano arrivare dall’ignoto.

Proprietà nutrizionali e virtù benefiche

Sul piano nutrizionale, il polpo è un alimento molto apprezzato in quanto ricco di nutrienti fondamentali come proteine, vitamine, minerali e oligoelementi dotati di proprietà antiossidanti.
Dall’analisi nutrizionale emerge un basso potere calorico, visto che 100 gr di polpo apportano solo 57 Kcal. La composizione in macronutrienti si caratterizza soprattutto per la presenza di proteine di alta qualità, mentre si riscontrano pochi carboidrati. È però, se pur fonte di omega-3, il polpo contiene non poco colesterolo considerando che 100 gr di prodotto ne contengono circa 70 mg. Per questa ragione quella del polpo può essere considerata una scelta valida sul piano nutrizionale solo se inclusa in regimi dietetici equilibrati e bilanciati.


Buona è la presenza di micronutrienti tra i quali, in 100 g di polpo, si rilevano:

  • 25 µg di vitamina A retinolo-equivalente
  • 0,04 mg di riboflavina (vitamina B2)
  • 0,03 mg di tiamina (vitamina B1)
  • 2,33 mg di potassio
  • 144 mg di calcio
  • 39 mg di magnesio
  • 189 mg di fosforo
  • 1,5 mg di ferro
  • 5,10 mg di zinco
  • 1 mg di rame

La carne del polpo, pur pregiata per i suoi valori nutrizionali, è coriacea e per questo richiede un’adeguata preparazione che sia in grado di renderla morbida. A tale scopo, non appena pescato, il polpo viene prima battuto, tradizionalmente sugli scogli, e poi cotto lentamente a tegame coperto. Gli esemplari maschi pare siano più tenaci ma anche più gustosi.

Impatto salutistico – Indicazioni

In cucina, il polpo è apprezzato in quanto alimento leggero e gustoso e viene utilizzato grigliato o cotto in umido per preparare degli ottimi secondi o come ingrediente per arricchire dei primi piatti. È fondamentale prestare attenzione alla cottura del polpo perché, se cotto troppo oppure troppo poco, potrebbe risultare particolarmente duro e gommoso.

In forza dei suoi valori nutrizionali, il polpo è un alimento che offre numerosi benefici per la salute, pur con qualche controindicazione che, di seguito, andremo puntualmente a sintetizzare:

 

1) Il polpo è un’ottima fonte di omega-3, che sono acidi grassi insaturi utili a prevenire le malattie cardiovascolari riducendo, insieme ai trigliceridi nel sangue, i rischi dell’ipertensione arteriosa, dell’aggregazione piastrinica e, dunque, della trombosi.

 

2) Sempre gli acidi grassi omega-3 presenti nel polpo possono anche avere effetti benefici sulla salute del cervello e, più in generale, del sistema nervoso, migliorandone le funzioni complessive e contribuendo a ridurre il rischio del declino cognitivo e delle malattie neurodegenerative.

 

3) Il polpo è una fonte generosa di proteine ad alto valore biologico. Decisamente più basso è, invece, il contenuto in vitamine eccezion fatta per la vitamina A, utile per la salute della vista e della pelle, ma anche per le vitamine B6 e B12. Il polpo, inoltre, contiene ferro, ragion per cui viene raccomandato negli stati anemici ferro-carenziali.

 

4) Il polpo è ricco pure di calcio, fosforo, zinco, potassio e magnesio, sostanze molto utili per la salute del sistema muscolo-scheletrico, oltre che di quello cardio-circolatorio.

 

5) Ulteriore sostanza contenuta nel polpo è il selenio, dotato di proprietà antiossidanti in forza della sua capacità di proteggere le membrane cellulari dall’azione dannosa dei radicali liberi.

 

6) L’elevato contenuto di proteine e la bassa quantità di calorie, unita al ricco profilo nutrizionale, rendono il polpo un’aggiunta ideale a una dieta bilanciata e salutare, in grado, tra l’altro, di esercitare una proficua azione di controllo sul senso di fame e, dunque, sul peso corporeo.

Impatto salutistico – Controindicazioni

7) In ragione della sua ricca dotazione di purine, il polpo non è alimento adatto per le persone che dovessero avere problemi di iperuricemia o diagnosi conclamata di gotta.

 

8) Tutti i molluschi, e il polpo appartiene a questa categoria, sono da considerarsi alimenti in grado di determinare liberazione di istamina. Tra l’altro, il polpo, soprattutto quando non ben conservato, contiene lui stesso al suo interno istamina che, com’è noto, è il principale mediatore delle reazioni allergiche e pseudoallergiche. Quindi, le persone con storia di allergia farebbero bene a consumarlo con cautela.

 

9) Per motivi precauzionali, sempre legati al ‘rischio allergie’, sarebbe preferibile introdurre il polpo nella dieta dei bambini con gradualità e comunque non nei primi anni di vita. E c’è chi lo sconsiglia anche alle madri che stiano allattando.

 

10) Buona regola sarebbe consumare il polpo dopo averlo cotto. La cottura infatti annulla i rischi di un’eventuale anisakiasi, legata alla possibile contaminazione da parte del parassita anisakis del polpo arrivato sulla nostra tavola.

Il Gusto della Salute – una rubrica di:
Mauro Minelli – docente di “Scienze tecniche dietetiche applicate” presso Università LUM “Giuseppe Degennaro” e coordinatore responsabile della sezione “Italia Meridionale” della Fondazione Italiana Medicina Personalizzata (FMP).

Ospiti:
Ilaria Vergallo  – Biologa nutrizionista del Network PoliSmail
Marco Renna – Giornalista

 

L’iniziativa è svolta sotto l’egida della FMP Fondazione Medicina Personalizzata – Media partner ADNKronos