Loader
 

I messaggi chiave dell’evento “Economia e Scienza del microbioma”: scopri il futuro della Medicina Personalizzata

I messaggi chiave dell’evento "Economia e Scienza del microbioma"

I messaggi chiave dell’evento “Economia e Scienza del microbioma”: scopri il futuro della Medicina Personalizzata

L’antibiogramma, un esame di laboratorio ben noto a tutti, è uno strumento fondamentale per il medico, che può scegliere con cognizione di causa gli antibiotici che, almeno in provetta, si rivelano i più efficaci nel debellare i batteri causa dell’infezione in atto nel paziente. Attraverso questo semplice esame microbiologico, i sanitari possono identificare la terapia più corretta ed efficace.

Ecco alcuni spunti di riflessione dell’immunologo Mauro Minelli.

È partendo da queste elementari considerazioni che l’immunologo Mauro Minelli, responsabile scientifico dell’evento “Economia e Scienza del microbioma”, tenutosi a Roma lo scorso 8 novembre presso la biblioteca ‘Nilde Iotti’ della Camera dei Deputati, ha sottoposto all’uditorio gremito un quesito e una riflessione. La domanda era semplice: se per le terapie antibatteriche è possibile, grazie all’antibiogramma, avvalersi di specifiche procedure in grado di definire cure precise e mirate, perché per le terapie batteriche, fatte non già di molecole chimiche ma di probiotici, cioè di batteri vivi e vitali, la scelta viene spesso affidata all’ispirazione momentanea o alla logica casuale del “tanto sono fermenti lattici, cosa cambia se questo o quello!”?

Ma cosa succede quando parliamo di terapie batteriche che non si basano su molecole chimiche, ma su probiotici, ovvero batteri vivi e vitali? L’interrogativo posto dall’immunologo Mauro Minelli solleva una riflessione importante. Perché, se esistono procedure precise per scegliere gli antibiotici grazie all’antibiogramma, la selezione dei probiotici, che sono altrettanto cruciali per il nostro benessere non solo intestinale, è spesso lasciata alla casualità o all’intuizione?

In estrema sintesi, è questo il messaggio forte e chiaro emerso dal seminario, al quale hanno partecipato personalità scientifiche di spicco: è necessario smettere una volta per tutte di considerare il microbiota con logica minimalista o, ancor peggio, con sufficienza, quasi che la sua esistenza sia una realtà superflua. Le evidenze ci dicono che non è così: solo nei primi nove mesi del 2024, dal 1º gennaio al 1º ottobre, sono stati pubblicati circa TREMILA lavori scientifici sull’argomento “microbiota”, ottenuti da studi condotti su modelli “in vivo”. Non è facile, oggi, individuare altri settori della medicina esplorati, studiati e descritti con così tanta precisione e dovizia di particolari come quello relativo alla microflora e alle sue correlazioni con il mantenimento dello stato di salute dell’uomo.

Le sfide del microbiota intestinale

Le relazioni che si sono susseguite nel corso dell’evento hanno evidenziato come i progressi della tecnologia consentano oggi di studiare in maniera accurata i diversi aspetti di questo sistema composto da miliardi di cellule e di fornire, quindi, un quadro preciso della sua composizione e della sua attività. Ma…

  • come tenere sempre in ordine l’ambiente microbico intestinale così tanto eterogeneo e, dunque, suscettibile di disordini che, talvolta possono ricadere pesantemente sulla salute dell’organismo ospitante?
  • se gli strumenti per poterlo riequilibrare sono rappresentati dai diversi probiotici, come sceglierli? E quale scegliere tra i tanti oggi disponibili in commercio?
  • quanti giorni, settimane o mesi dovrà durare il trattamento?
  • quanti miliardi di ceppi sarà il caso di somministrare? “più ne metto meglio è?” o non è affatto così?
  • è la stessa cosa se il probiotico viene somministrato in capsule, polveri, yogurt o latticelli? Funziona allo stesso modo?
  • sarà il caso di adottare scelte differenti in termini di dosi, di matrici, di tempistiche, a seconda che si tratti di adulti, di bambini, di anziani, di soggetti in salute o in malattia?… o ci si può regolare con tutti alla stessa maniera, senza differenze di sorta?
  • che tipo di effetti terapeutici voglio raggiungere o mi devo aspettare?… a lungo termine, a breve termine, estemporanei, preventivi?
  • come faccio a valutare gli effetti della terapia sul microbiota residente?

 

Ma c’è una domanda ancora più fondamentale: esiste un profilo batterico che possa davvero essere considerato “sano”?

La proposta di legge per valorizzare la medicina personalizzata

Queste riflessioni hanno trovato spazio nella Proposta di Legge che il vicepresidente della Camera Onorevole Giorgio Mulè ha annunciato in anteprima nel suo discorso introduttivo, dopo aver raccolto le nostre richieste. Questi i punti salienti:

  • Promuovere i percorsi di ricerca sul microbiota intestinale e le procedure di sperimentazione volte a documentare la correlazione tra eventuali squilibri microbici e patologie umane, favorendo il ricorso a specifiche competenze nel solco della medicina personalizzata;
  • Sensibilizzare, attraverso adeguate campagne informative e formative rivolte ai pazienti e al personale sanitario, al fine di rendere accessibili a tutti le ultime risultanze scientifiche relative al microbiota intestinale e ridurre le barriere che ancora dividono l’attività clinica quotidiana dalle pratiche traslazionali.
  • Valorizzare i percorsi di ricerca e diagnosi relativi alla medicina personalizzata del microbiota, al fine di promuovere l’inserimento di tali percorsi nei livelli essenziali di assistenza del Servizio Sanitario Nazionale.

 

Ecco perché è stato pensato l’evento dello scorso 8 novembre: per dare risalto a queste richieste, attribuir loro il giusto peso specifico e accreditarle, se ancora ce ne fosse bisogno, sui più alti profili scientifici. L’evento, prestigioso tanto per la sede che lo ha ospitato quanto per gli illustri relatori che lo hanno animato, aveva l’obiettivo di elaborare proposte di buone prassi in grado di promuovere, con la dovuta competenza e il necessario rigore, la scienza emergente del bioma.

Vuoi ricevere in tempo reale tutti gli aggiornamenti, notizie e curiosità sul mondo delle patologie immunoallergiche, microbiota e disturbi correlati, medicina di precisione, allergia al nichel e clinica della nutrizione?



Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Esprimi il tuo consenso cliccando sul pulsante 'Accetta'. Se neghi il consenso, non tutte le funzioni di questo sito saranno disponibili