La mela in 10 punti: proprietà benefiche e controindicazioni
Quando parliamo della mela ci riferiamo al frutto per eccellenza, non a caso era presente nel paradiso terrestre. Il libro della Genesi ci parla di questo frutto che, probabilmente anche per via della sua forma compiutamente rotonda, richiamava l’idea della perfezione e dell’eternità, prerogative degne di Dio. Proprio per queste ragioni, l’uomo non poteva ambire, con atto di superbia, a mangiare quello che poi, nella letteratura, sarebbe passato come “il frutto proibito”.
Emblema di conoscenza, trasgressione e rivoluzione scientifica, la mela ha attraversato i millenni tra storia, religione e mito, sempre mantenendo un alto profilo simbolico. Basti pensare, dopo Adamo ed Eva, al proverbio “una mela al giorno toglie il medico di torno” tanto per evidenziarne gli aspetti salutistici, ma poi anche alla scoperta della forza di gravità da parte di Newton, al coraggio leggendario di Gugliemo Tell, al simbolo della rivoluzione informatica di Steve Jobs, all’icona della città americana con l’area urbana più grande al mondo e, persino, alla favola di Biancaneve: tutte testimonianze dell’importanza e del fascino di questo frutto.
L’albero produttore delle mele appartiene alla famiglia botanica delle Rosacee. Verosimilmente originaria del Kazakistan in Asia centrale, la pianta può raggiungere i 10 metri d’altezza e può essere coltivata ovunque, per quanto prediliga il clima fresco, tra i 600 e i 1000 metri d’altitudine, e un terreno ricco di humus.
A seconda delle loro tante varietà, le mele si distinguono in estive, autunnali e invernali e la loro raccolta è differita proprio in relazione al periodo di maturazione.
Annotazioni storiche e curiosità
Si presume che, nelle regioni dell’Asia centrale, il melo venisse coltivato già 10.000 anni prima di Cristo. E, d’altro canto, il nome “Almaty“, una delle città più popolose del Kazakistan, significa proprio città della mela. Alcune documentazioni attestano il transito della coltivazione del melo verso l’Europa settentrionale per mano dei Babilonesi prima, e dei Greci poi. I Romani apprezzavano molto la mela al punto da rappresentarla frequentemente anche nei mosaici pavimentali.
Nel De Agri Cultura, Catone il Censore (234-149 a.C.) menziona la mela tra i frutti coltivati nei campi romani, con ciò evidenziandone la grande considerazione. I Romani, infatti, coltivavano diverse varietà di mele sia per il consumo fresco che per la produzione di sidro. In verità, la mela veniva anche consumata cotta, dolcificata con miele o con melassa.
Dunque, la mela non era solo un frutto comune, ma parte integrante dell’alimentazione e dell’economia agricola romana.
Nel Medioevo, la mela divenne simbolo di conoscenza e saggezza e oggi è uno dei frutti più consumati al mondo, oltre che per la sua ampia disponibilità, garantita soprattutto dalle produzioni europee, anche per la sua palatabilità e per le sue notevoli proprietà salutistiche.
Proprietà nutrizionali e virtù benefiche
Grazie ai suoi valori nutrizionali, la mela può essere una straordinaria alleata della dieta di tutti, dal bambino all’anziano e agli sportivi, nel contesto di un’alimentazione sana ed equilibrata.
Considerando un frutto di medie dimensioni, consumato senza essere sbucciato, le kilocalorie totali della mela vanno da 55 a 75, a seconda della varietà, con un contenuto di acqua che è di circa 125 g.
I macronutrienti apportati dal suo consumo sono prevalentemente carboidrati: 15 g in 100 g di prodotto con buccia, di cui 10,1 g di zuccheri solubili (fruttosio 6%, saccarosio 2,5%, glucosio 2,2%). C’è poi la fibra: circa 4 g in 100 g di prodotto con buccia, di cui 1,10 g di fibra solubile e 2,76 g di fibra insolubile. Proteine e grassi sono presenti in tracce.
I micronutrienti presenti nella mela, invece, sono:
- Fosforo: 9 mg
- Potassio: 114 mg
- Sodio: 2 mg
- Calcio: 3 mg
- Ferro: 0,2 mg
- Vit B1 [tiamina]: 0,32 mg
- Vit B2 [riboflavina]: 0,03 mg
- Vit B3 [niacina]: 0,02 mg
- Vitamina C: 5 mg
Inoltre, la mela, soprattutto se consumata con la buccia, contiene polifenoli, flavonoidi come la quercetina, acidi organici come l’acido malico e l’acido citrico.
Impatto salutistico – Indicazioni
Nel vasto mondo della frutta fresca, la mela rappresenta uno dei frutti destagionalizzati in quanto reperibile tutto l’anno e, tra l’altro, in forme diverse che vanno dalle fette essiccate, ai succhi, alle marmellate. Ampia è la gamma di benefici che essa è in grado di offrire all’uomo, tanto da rendersi presente e preziosa in diverse culture e tradizioni.
1) In quantità adeguate, la mela è un frutto che può essere consumato anche dai diabetici perché la pectina in essa contenuta (in particolare nella varietà Renetta) è una sostanza che aiuta a tenere sotto controllo la glicemia, rallentando l’assorbimento degli zuccheri nel sangue. Altra varietà consumabile dai diabetici è la Granny Smith, facilmente riconoscibile per il suo colore verde brillante e il suo gusto acidulo e rinfrescante.
2) La stessa pectina agisce come prebiotico, favorendo la crescita di batteri intestinali “buoni”.
3) Importante è l’apporto di vitamine che la mela provvede a fornire; figurano tra queste le vitamine del gruppo B, come la B1, che contrasta l’inappetenza e la stanchezza, e la B2, che protegge le mucose e supporta i processi digestivi.
4) La mela è ricca di antiossidanti, come la vitamina C, i polifenoli e la pectina presente soprattutto nella buccia, la cui fermentazione apporta all’organismo acido butirrico dotato di effetti antitumorali. Le mele, inoltre, sono ricche di quercetina, un antiossidante che si ritiene possa contrastare l’evoluzione di alcune patologie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer.
5) Alto è, nella mela, il contenuto di fibre che, contribuendo a tenere sotto controllo i livelli ematici del colesterolo cattivo (“LDL”), risultano essere particolarmente utili per la salute cardiovascolare. Va detto, tuttavia, che le fibre potrebbero non essere tollerate da chi soffre di SIBO o di reflusso, potendo essere fermentate da specifici batteri intestinali. In questi casi, pertanto, sarà meglio preferire al frutto fresco la versione cotta o in purea.
6) Composta per circa l’85% di acqua, la mela è ideale per favorire l’idratazione e per aiutare l’organismo ad eliminare tossine e scorie, supportando le funzioni epatiche e renali. Per tali effetti drenanti e purificanti, viene spesso consigliata nelle diete detox.
7) Masticare una mela stimola la produzione di saliva, così riducendo il rischio di carie.
Impatto salutistico – Controindicazioni
8) Chi è allergico a determinati pollini, come quelli di betulla, nocciolo oppure ontano, potrebbe sviluppare una reazione mangiando mele crude. Questo accade per effetto di antigeni comuni presenti tanto nei pollini quanto nella mela. I sintomi di tali reazioni, generalmente di modesta entità e a rapida risoluzione, includono prurito e/o gonfiore della bocca e della gola ed appartengono al quadro clinico della Sindrome Allergica Orale (SAO).
9) I semi della mela contengono amigdalina, sostanza che può rilasciare cianuro in piccolissime quantità. Sebbene il consumo occasionale non sia pericoloso, è comunque opportuno evitarne l’ingestione in quantità abbondanti. Va anche ricordato che le mele sono tra i frutti più trattati con pesticidi. Per questo sarà sempre il caso di sceglierle con accuratezza e lavarle accuratamente.
10) Le mele contengono flavonoidi che, sebbene benefici per la salute, potrebbero interagire con alcuni farmaci utilizzati per il controllo della pressione sanguigna o del diabete. Utile potrà essere, in tal senso, un consulto con il proprio sanitario.
Il Gusto della Salute – una rubrica di:
Mauro Minelli – docente di “Scienze tecniche dietetiche applicate” presso Università LUM “Giuseppe Degennaro” e coordinatore responsabile della sezione “Italia Meridionale” della Fondazione Italiana Medicina Personalizzata (FMP).
Ospiti:
Dominga Maio – Biologa nutrizionista del Network PoliSmail
Marco Renna – Giornalista
L’iniziativa è svolta sotto l’egida della FMP Fondazione Medicina Personalizzata – Media partner ADNKronos