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Turbe del microbiota e tumori: un circolo vizioso da spezzare

Turbe del microbiota e tumori: un circolo vizioso da spezzare

Turbe del microbiota e tumori: un circolo vizioso da spezzare

Questa nuova puntata di ‘Fermenti, il segreto della vita’, affronta l’argomento, intrigante e complesso, dell’interazione tra microbiota intestinale e tumori, anche per quel che attiene alle possibili interferenze sulla risposta alle immuno-chemioterapie oncologiche.

Due recenti studi pilota in pazienti con melanoma metastatico hanno mostrato come il cambiamento radicale del microbiota intestinale in queste persone abbia influenzato efficacemente la risposta al trattamento antitumorale.

Nello sviluppo dei tumori si individuano certamente cause genetiche e ambientali, ma evidenze scientifiche sempre più numerose attribuiscono anche al microbiota un ruolo importante nell’insorgenza delle neoplasie. E questo perché, a seguito di eventuali rotture dell’equilibrio che regola l’interazione tra l’uomo e i suoi microrganismi, questi ultimi, interrompendo o riducendo l’attività benefica che normalmente svolgono, avviano la produzione di metaboliti ad azione tossica, infiammatoria o cancerogena. E le conseguenze di quella ‘rottura’, oltre che nel tratto gastrointestinale, si manifestano anche in altri organi.

Una dieta ricca di grassi, per esempio, promuove lo sviluppo di tumori a carico del fegato attraverso le attività metaboliche di alcuni componenti del microbiota capaci di incrementare la produzione di acidi biliari.

Il linfoma associato a celiachia s’instaura certamente a seguito dell’infiammazione cronica e delle profonde alterazioni strutturali della parete intestinale indotte dal glutine, ma anche a seguito del consequenziale cambiamento del microbiota con selezione di batteri – come alcuni ceppi di Escherichia coli e altri proteobatteri – potenziali agenti causali di adenocarcinomi o linfomi.

Un’anomala abbondanza della specie batterica Campylobacter jejuni è stata associata a linfoma e a patologie immunoproliferative come, ad esempio, il mieloma multiplo; mentre aumentate presenze di Borrelia e Chlamydia, sono associate al linfoma cutaneo e al linfoma perioculare a cellule B.

Alla luce di tanti riscontri scientifici, dunque, oggi è possibile affermare che il microbiota gioca un ruolo chiave nelle dinamiche che portano allo sviluppo di un tumore, influenzando anche la risposta alla immuno-chemioterapia.

 

UNA RUBRICA DI:
Mauro Minelli – docente di “Scienze tecniche dietetiche applicate” presso Università LUM “Giuseppe Degennaro” e coordinatore responsabile della sezione “Italia Meridionale” della Fondazione Italiana Medicina Personalizzata (FMP).

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