
28 Feb Sindrome della bocca che brucia: le cause, gli effetti, le possibili soluzioni
A guardare con attenzione la superficie interna della bocca, non si nota nessuna alterazione, nessun segno oggettivo di danno, nessuna lesione. L’unico dato certo che si ricava dalla visita di una persona affetta da “stomatopirosi” è il racconto di un bruciore diffuso nella cavità orale, doloroso, insopportabile, invalidante.
La Burning Mouth Syndrome (letteralmente “Sindrome della Bocca Urente”), scientificamente nota come Stomatopirosi, è un disturbo molto più frequente di quanto si possa immaginare. Colpisce soprattutto soggetti di sesso femminile, con un rapporto di 7 a 1 rispetto al sesso maschile, e per lo più in periodo menopausale.
Molteplici fattori endogeni ed esogeni, locali o sistemici sono stati individuati come possibili responsabili; di fatto, le cause della sindrome della bocca urente rimangono sconosciute. Recentemente, tuttavia, un ruolo di rilievo nell’insorgenza di tale patologia è stato attribuito al microbiota, sia orale che intestinale.
Ciò apre la strada a nuovi possibili interventi terapeutici, come il riequilibrio della flora microbica. L’obiettivo è ottenere la guarigione o quantomeno l’attenuazione di tale sintomatologia in grado di compromettere la qualità della vita di chi ne soffre.
Sull’argomento “Sindrome della bocca urente” è ora disponibile online una nuova puntata di “Igea, la Medicina dal mito all’intelligenza artificiale”, la nostra videorubrica che raccoglie aggiornamenti medici ed approfondimenti scientifici relativi ai temi della salute.