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Oltre 1500 persone seguono il digiuno collettivo di 48 ore di Raz Degan. Quali gli effetti sul corpo?

Raz Degan lancia un digiuno collettivo di 48 ore: 1500 gli aderenti

Oltre 1500 persone seguono il digiuno collettivo di 48 ore di Raz Degan. Quali gli effetti sul corpo?

L’attore e regista 57enne ha lanciato sui social – e non è la prima volta – un digiuno collettivo di 48 ore, durante il quale è ammessa solo l’acqua. All’iniziativa hanno aderito in 1.500: per prepararsi, è prevista la lettura di un manuale e l’eliminazione, a partire dal giorno precedente, di alimenti e bevande che potrebbero ostacolare la pratica.
“Un reset fisico e mentale per scoprire quanto sei più forte di quello che credi”, ha scritto Degan su Instagram. L’ex vincitore de L’Isola dei famosi è considerato un guru delle pratiche detox ed è arrivato a digiunare per 10 giorni. Ma il digiuno, intermittente o prolungato, funziona? Quali sono gli effetti?

Un vero stress per il metabolismo

Sappiamo dagli antichi greci che ‘dieta’ è un modo di essere, uno stile di vita, un insieme di scelte anche alimentari che hanno lo scopo di farci stare bene e in salute. Per raggiungere questo obiettivo bisogna affidarsi a professionisti che tengano conto dei dati forniti dalla ricerca scientifica, senza cedere alle mode del momento. Dimagrire e ingrassare in continuazione – il cosiddetto ‘effetto yo-yo’ – può avere conseguenze negative, non solo perché molto spesso è associato ad un aumento del rischio di sviluppare disturbi del comportamento alimentare, ma in particolar modo perché rappresenta un vero stress per il nostro metabolismo e per i complessi sistemi di cui il nostro organismo è composto. Lo spiega all’Adnkronos Salute Mauro Minelli, immunologo e docente di Nutrizione Umana alla Lum.

Una dieta dimagrante impone, per definizione, una restrizione calorica che, di norma, induce una perdita di peso più o meno rilevante, soprattutto nel primo periodo. In questa fase l’organismo tende a cambiare il proprio metabolismo e, quindi, la quantità di energia necessaria per svolgere tutte le attività quotidiane. Se la restrizione calorica è stata particolarmente marcata il metabolismo continuerà a rallentare, ragion per cui sarà difficile continuare a dimagrire, in quanto l’organismo tenderà a trattenere le proprie riserve di grasso e a bruciare di meno.

Ma non solo. Come conseguenza di tali dinamiche, nel momento del ritorno a un regime dietetico normocalorico si assisterà a un repentino aumento di peso. Bisogna considerare, tra l’altro, che la perdita di peso iniziale è solo in minima parte perdita di massa grassa, corrispondendo in maggior misura ad una perdita di liquidi e massa muscolare. Quest’ultima è composta da tessuto metabolicamente molto più attivo di quello adiposo, sicché una sua diminuzione determinerà un ulteriore rallentamento del metabolismo.

Le complicazioni delle diete fai da te

Gli effetti negativi di un regime dietetico si vedono nel lungo termine. Si pensi ai regimi alimentari molto restrittivi che si basano per lo più su una diminuzione dei carboidrati: non solo pane e pasta, molto spesso in profili dietetici di questo genere vengono sacrificate anche frutta e verdura che sono quasi o del tutto assenti. Il rischio più grosso è quello di incorrere in uno stato carenziale riferito ad importanti minerali e vitamine, ma anche alle fibre, importantissimo supporto per l’attività intestinale. Quel che è peggio, tuttavia, è che le diete così strutturate portano a un considerevole aumento di proteine e grassi, così trasformandosi in diete poco salutari e iperproteiche, nonostante non ci si trovi in condizione di aumentato fabbisogno proteico come avviene, per esempio, quando si pratica un’intensa attività sportiva. Una dieta di questo genere, seguita per un lungo periodo, può essere nociva per la funzione renale e può portare ad un aumento della frazione Ldl (quella ‘cattiva’) del colesterolo nel sangue.

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