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Polvere di grillo, il nutriente che fa discutere

Polvere di grillo, il nutriente che fa discutere

Polvere di grillo, il nutriente che fa discutere

Dal Canada all’Australia, passando per Stati Uniti e Inghilterra, arriva anche in Italia la polvere di grillo, della specie Acheta domesticus, appartenente all’ordine degli ortotteri – lo stesso delle cavallette – che rappresenta uno degli insetti commestibili più conosciuti al mondo.

In Europa viene considerato una risorsa alimentare importante e spesso viene indicato come cibo del futuro; non a caso è stato accolto dalla Commissione Europea con apposito Regolamento di esecuzione del 3 gennaio 2023, pubblicato sulla G.U. comunitaria.

L’immunologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata, insieme alla biologa nutrizionista Dominga Maio, approfondiscono all’Adnkronos salute l’aspetto nutrizionale della polvere dell’Acheta domesticus. Trattasi di prodotto che, per ogni 100g, contiene una media di oltre 65% di proteine ad alto valore biologico, composte da catene di aminoacidi essenziali, cioè aminoacidi che devono essere assunti con la dieta perché non possono essere sintetizzati dal nostro organismo. Mentre, tra i micronutrienti, spicca il calcio, oltre a fosforo, zinco e ferro.

Minelli evidenzia un aspetto “Già da tempo, la polvere di grillo (allergene ‘Ach d’ da ‘Acheta domesticus’) fa parte della lista degli allergeni inclusi nei test di diagnostica allergologica avanzata, a dimostrazione del fatto che gli insetti già da tempo rappresentano per l’uomo una scelta alimentare adottata su ampia scala al punto da avere perfino indotto procedure di sensibilizzazione allergica, potendo provocare, al pari di altre tipologie di alimenti animali o vegetali, eventi avversi cutanei e/o respiratori e/o intestinali in soggetti sensibilizzati”. E aggiunge “ci sarà sempre il gusto personale a far la differenza, il piacere soggettivo del palato e, semmai, anche quella sottile e coraggiosa tentazione di assaporare un qualcosa di insolito e inedito. Magari sarà stato così anche per le rane o per le lumache che, a dispetto di chi dovesse ancora ritenerle impresentabili, nella realtà dei fatti costituiscono oramai uno degli alimenti più ideali per chi volesse variare, con gusto, la propria dieta mantenendosi in forma”.

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