06 Mag Osteoporosi e Microbiota
Le nuove frontiere dell’osteomicrobiologia
Funzioni e disfunzioni dell’asse ‘intestino-ossa’
L’osteoporosi può senz’altro essere considerata la più diffusa patologia del sistema osteo-articolare e colpisce soprattutto, ma non esclusivamente, persone di sesso femminile di età superiore ai 60 anni.
La sua peculiarità è quella di provocare una graduale diminuzione della massa scheletrica con progressivo deterioramento del tessuto strutturale dell’osso che, diventando sempre più fragile, diventa più esposto al rischio di fratture specialmente a carico di vertebre, femore e polso.
Considerando la subdola silenziosità del suo decorso, all’osteoporosi sarà sempre il caso di contrapporre un’adeguata prevenzione certamente basata su stili di vita corretti che includano un’alimentazione arricchita di calcio in tutte le fasi della vita, un’equilibrata attività fisica fondamentale per mantenere le ossa sane ad ogni età, ma anche, stando ai più recenti riscontri offerti dalla letteratura scientifica di settore, un sano equilibrio dell’ambiente batterico intestinale.
Quest’ipotesi, suffragata da un crescente numero di evidenze, poggia sull’esistenza di una stretta relazione tra ossa e microbiota. Nel momento in cui quest’ultimo, magari a seguito di un’alterazione strutturale e funzionale della barriera intestinale, dovesse sbilanciare il proprio fisiologico equilibrio, si verrebbe a generare un’attivazione del sistema immune che, attraverso la liberazione di citochine e altri mediatori dell’infiammazione, porterà alla maturazione e proliferazione degli osteoclasti, cellule protagoniste del riassorbimento osseo.
L’ambito scientifico è quello della ‘osteomicrobiologia’, affascinante branca della scienza medica che esplora il complesso rapporto che si sviluppa lungo l’asse funzionale “intestino-ossa”.
Se ne parla nella nuova puntata di “Fermenti, il segreto della vita” la rubrica online condotta dall’immunologo Mauro Minelli dedicata, questa settimana, proprio alla complessa relazione tra microbiota intestinale, sistema immunitario, sistema endocrino e ossa.
All’interno di un circuito intricato, un intestino che, anche in ragione di una ridotta biodisponibilità di ormoni sessuali tipicamente associata alla menopausa, abbia perso la propria fondamentale funzione di barriera, influisce negativamente sulle funzioni del sistema immunitario. L’intestino permeabile, infatti, potrà consentire ai microbi presenti al suo interno di travalicare facilmente la barriera arrivando a contatto con cellule immunocompetenti e, così, innescare un processo infiammatorio che porterà in ultima analisi all’osteoporosi.
A conferma di tali premesse, si è potuto constatare che la perdita di densità ossea in menopausa può essere efficacemente prevenuta e controllata attraverso un’adeguata integrazione di specifici probiotici, ciò che pone in risalto una volta di più le incredibili funzioni di un organo ‘segreto’ che non smette di stupire.
UNA RUBRICA DI:
Mauro Minelli – docente di “Scienze tecniche dietetiche applicate” presso Università LUM “Giuseppe Degennaro” e coordinatore responsabile della sezione “Italia Meridionale” della Fondazione Italiana Medicina Personalizzata (FMP).