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Influenza 2025: sette nuove mutazioni per H3N2. Virus più forte, stagione anticipata e importanza della prevenzione

Influenza 2025: sette nuove mutazioni per H3N2. Virus più forte, stagione anticipata e importanza della prevenzione

Influenza 2025: sette nuove mutazioni per H3N2. Virus più forte, stagione anticipata e importanza della prevenzione

Quest’anno l’influenza stagionale si presenta in una forma più insidiosa del solito: il protagonista è un ceppo di virus H3N2, appartenente alla famiglia dei virus influenzali di tipo A, che ha subìto sette nuove mutazioni genetiche.

Queste modifiche riguardano la proteina di superficie emoagglutinina (HA), quella che permette al virus di legarsi alle cellule respiratorie. Le mutazioni sembrano facilitare l’elusione parziale del sistema immunitario, riducendo la capacità degli anticorpi di riconoscere il patogeno.

Secondo proiezioni attendibili, il nuovo ceppo “avrà un impatto mondiale” e si sta diffondendo più rapidamente del previsto. Il valore R stimato è di 1,4, rispetto all’1,2 tipico delle stagioni normali — un incremento che, in termini epidemiologici, si traduce in una maggiore trasmissibilità e in un numero più elevato di casi.

Un’influenza precoce e aggressiva: i sintomi

Il virus ha già causato picchi anomali in Australia, dove si è registrata la peggiore stagione influenzale degli ultimi anni, e ora si sta diffondendo nel Regno Unito ed in Giappone, con un aumento dei contagi soprattutto tra i bambini in età scolare. Le autorità sanitarie, come il National Health Service (NHS) britannico, hanno lanciato un “SOS vaccino”, invitando la popolazione a proteggersi il prima possibile.

I sintomi sono simili a quelli dell’influenza classica, ma possono essere più intensi e prolungati:

  • Febbre alta e persistente (spesso >39°C)
  • Forti dolori muscolari e articolari
  • Cefalea e sensazione di pressione oculare
  • Mal di gola e tosse secca o produttiva
  • Brividi, sudorazione, perdita di appetito
  • Stanchezza marcata, che può durare diversi giorni anche dopo la guarigione
  • In alcuni casi si osservano complicanze respiratorie (bronchiti, riacutizzazioni d’asma, polmoniti), soprattutto nei soggetti fragili.

Prevenzione: il vaccino e le buone pratiche

La vaccinazione antinfluenzale resta la difesa principale. Sebbene il vaccino stagionale possa offrire una copertura solo parziale contro il virus mutato, riduce in modo significativo il rischio di forme gravi, ricoveri e decessi.

Il vaccino 2025 è quadrivalente, ovvero protegge da due ceppi di influenza A (H1N1 e H3N2) e due di influenza B. La co-somministrazione con il vaccino anti-Covid aggiornato è possibile e raccomandata per ottimizzare la protezione invernale.

Particolarmente consigliato per:

  • Bambini piccoli
  • Anziani (over 65)
  • Donne in gravidanza
  • Persone con malattie croniche o immunodepresse
  • Operatori sanitari

Oltre al vaccino, valgono sempre le regole di buon senso:

  • Lavare spesso le mani
  • Evitare luoghi affollati in caso di sintomi
  • Arieggiare gli ambienti
  • Coprire bocca e naso quando si tossisce o starnutisce

Cura e gestione dei sintomi

L’influenza è causata da virus, non da batteri: gli antibiotici sono inutili salvo sovrainfezioni.

Per alleviare i sintomi:

  • Riposo assoluto nei primi 2-3 giorni
  • Bere molti liquidi per evitare disidratazione
  • Antipiretici o antinfiammatori su consiglio medico
  • Alimentazione leggera e ricca di vitamine
  • Nei casi più gravi o in soggetti a rischio, il medico può valutare l’uso di farmaci antivirali (oseltamivir o zanamivir) da assumere entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi per ridurre la durata e la severità dell’infezione.

Affrontare l’inverno con consapevolezza

L’influenza non è un semplice raffreddore: ogni anno causa milioni di casi e migliaia di ricoveri.

Quest’anno, con un virus più “abile” e una stagione più precoce, la prevenzione è la chiave.

Vaccinarsi, proteggersi e riconoscere i sintomi in tempo significa ridurre la circolazione del virus e proteggere chi ci sta vicino. Un piccolo gesto di responsabilità che può fare una grande differenza.

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