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Bio Medical Report – Deltacron, come riorientarsi tra poche certezze

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Bio Medical Report – Deltacron, come riorientarsi tra poche certezze

Puntata 8 – 14 Gennaio
Deltacron. Come riorientarsi tra poche certezze e nuove incognite.

Nello schizofrenico percorso della Covid, simbolicamente segnato dalle prime 12 lettere dell’alfabeto greco (per la verità sarebbero 14, ma ν e ξ non sono state utilizzate per motivi tattici), l’irruzione di Omicron e la velocità della sua propagazione hanno rappresentano un punto di svolta anche e soprattutto rispetto alle fasi precedenti della comunicazione mediatica della pandemia.

A complicare ulteriormente il quadro, già di per sé problematico, da qualche ore si è aggiunto l’ibrido “Deltacron”, individuato a Cipro, nel quale sembrano condensarsi, proprio come nel nome che si è voluto dare a questa nuova entità, caratteristiche delle due varianti ultime in ordine di tempo: la Omicron che avanza senza freni e la Delta che ancora resiste.
Di fatto “due infezioni parallele” causate dallo stesso virus (che oramai assomiglia sempre più ad una piovra dai mille tentacoli), che a Cipro sembrano essersi incontrate e fuse l’una nell’altra. E pensare che solo ieri, in un mio articolo ripreso dalla stampa nazionale, mi chiedevo se il recente aumento di ospedalizzazioni degli ultimi giorni andasse riferito ad Omicron, o non invece, considerando che in Italia un’alta percentuale di infezioni Covid è ancora da imputare alla variante Delta, fosse sempre quest’ultima ad incidere pesantemente sulla perdurante criticità della pandemia. Anche perché questo spiegherebbe il motivo della crescita del numero dei malati bisognosi di assistenza ospedaliera, nella gran parte, purtroppo, non vaccinati.

Ora la scoperta dei ciprioti sembra ricondurre tutto in uno, riaccendendo in un corpo solo angosce, dubbi, timori tutt’altro che immotivati. E ritornano antichi moniti che, nel mio piccolo, mi ero permesso di formulare quando, oramai diversi mesi fa, ricordavo che la sorveglianza genomica, attraverso il sequenziamento delle varianti in circolazione, poteva servire tanto ai fini del monitoraggio delle varianti emergenti di SARS CoV-2, quanto ai fini del precoce inquadramento diagnostico di un’eventuale nuova infezione. Monito evidentemente rimasto inascoltato se si pensa che il nostro Paese, nell’identificazione del corredo genetico del SARS-CoV-2 a partire dai tamponi positivi, è il fanalino di coda dell’Europa occidentale.

 

Relatore:
Mauro Minelli – Prof. Straordinario di Igiene Generale e Applicata e Referente per il SUD-Italia della Fondazione Medicina Personalizzata

Ospiti:
Silvio Garattini Farmacologo, Fondatore e Presidente dell’Istituto “Mario Negri” di Milano
Graziano Pesole – Ordinario di Biologia Molecolare presso l’Università di Bari

Conduttore:
Marco Renna – Giornalista

L’iniziativa è svolta sotto l’egida della FMP Fondazione Medicina Personalizzata – Media partner ADNKronos



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