La CANNELLA in 10 punti: proprietà benefiche e controindicazioni
È una nobile spezia la cannella, tipicamente commercializzata in forma di cannuccia dall’inconfondibile color ‘nocciola-ambrato’. Deriva dall’essiccazione e dalla lavorazione dello strato interno della corteccia di due specie arboree appartenenti alla famiglia botanica delle Lauracee: il Cinnamomum verum originario dello Sri Lanka, particolarmente apprezzato per il suo gusto raffinato, e il Cinnamomum cassia, di origine cinese, dal sapore più intenso ma considerato, rispetto al precedente, un po’ meno pregiato.
È proprio dalla classica forma di “piccola cannula” che scaturisce il nome con il quale, nel linguaggio comune, viene indicata la cannella. In realtà, la vera origine del nome viene ricondotta al termine arabo ‘kinnamon’ che vuol dire odoroso e che richiama l’aroma intenso e pungente che caratterizza questa spezia, la cui storia millenaria riporta ai libri dell’Antico Testamento.
Annotazioni storiche e curiosità
Chiamata la spezia dei re, la cannella è originaria dell’Asia meridionale e di alcune aree territoriali dell’Africa orientale. Nel corso del tempo fu commercializzata principalmente dai paesi del nord Europa, mentre nel medioevo fu la repubblica di Venezia a fare da ponte, per questa ed altre spezie, tra Oriente e Occidente.
Citata nel libro dell’Esodo della Bibbia, la cannella risulta ampiamente utilizzata nell’antico Egitto come conservante, nell’imbalsamazione delle mummie, come astringente e germicida. Nei secoli a seguire, è stata usata da maghi o sedicenti tali per la preparazione dei cosiddetti filtri d’amore. Oggi, tra le sue molteplici funzioni, viene anche annoverata come repellente per scacciare mosche, zanzare e formiche per via del suo odore forte e caratteristico.
Proprietà nutrizionali e virtù benefiche
Molteplici sono le proprietà benefiche che oggi, anche alla luce di numerosi studi scientifici che sull’argomento sono stati condotti, vengono attribuite ai diversi composti bioattivi di cui la cannella è dotata. Per effetto di tali sostanze, la cannella è in grado di svolgere azioni antibatteriche, ipoglicemizzanti, antipertensive, antinfiammatorie ed antiossidanti. Si tratta di importanti peculiarità che alimentano una crescente attenzione nei confronti di questa spezia che, dal punto di vista nutrizionale, risulta essere prevalentemente costituita da zuccheri semplici e fibra, con una quota di proteine e grassi decisamente più contenuta.
100 g di cannella in polvere apportano in termini di macronutrienti:
- 55,5 g di carboidrati;
- 24,4 g di fibra;
- 4 g circa di proteine;
- 3,2 g di grassi.
Ricca è la dotazione, nella cannella, di polifenoli e di altri composti bioattivi ad azione antiossidante, come l’aldeide cinnamica, l’eugenolo, il beta-cariofillene, l’acido cinnamico e i terpeni.
Tra i minerali contenuti in 100 g di cannella sono da menzionare:
- calcio: 1228 mg;
- ferro: 38,1 mg;
- manganese: 17,4 mg
- vitamina K: 7,8 µg.
Impatto salutistico – Indicazioni
La cannella non è solo una spezia dal profumo avvolgente e dal sapore unico, ma è anche una fonte generosa di gusto e di salute. Inserirla nella nostra alimentazione, con consapevolezza e misura, è un modo gustoso per prenderci cura di noi stessi.
1) Come già anticipato, la cannella è potente dispensatrice di antiossidanti, in grado di neutralizzare i radicali liberi e contrastare lo stress ossidativo, riducendo conseguentemente lo stato infiammatorio sistemico.
2) La cannella è considerata agente antireumatico naturale per la sua capacità di inibire i tanti fattori (citochine infiammatorie) che intervengono nella genesi e nel mantenimento dell’infiammazione articolare.
3) L’aldeide cinnamica, composto attivo della cannella, riducendo l’assorbimento intestinale degli zuccheri, contribuisce ad abbassare la glicemia, i trigliceridi, il colesterolo totale e quello LDL, e a regolarizzare i valori dell’emoglobina glicata nei pazienti diabetici. Si è visto, infatti, che cibi speziati con cannella sono in grado di ridurre i picchi glicemici post-prandiali. Tra l’altro, per la sua capacità di aumentare la termogenesi, la cannella favorisce l’utilizzo dei depositi di grasso. Per questi motivi può essere un utile complemento nella terapia del diabete di tipo 2 e della sindrome metabolica.
4) Agendo sull’endotelio, ossia sullo strato più interno dei vasi sanguigni e favorendo la vasodilatazione, la cannella è in grado di esercitare una positiva azione di controllo sulla pressione arteriosa, molto utile e proficua nelle persone ipertese. Per quanto modesto possa apparire l’effetto antipertensivo, la cannella – tra l’altro in grado di aumentare la filtrazione glomerulare renale – può rappresentare molto utile nella regolazione complessiva dei parametri pressori.
5) L’aumentata irrorazione sanguigna, magari indotta dall’assunzione di una tisana preparata lasciando infondere per 5 minuti in acqua caldissima un quarto di stecca di cannella, ha un effetto riscaldante utile per i “freddolosi cronici”.
6) Lavori scientifici reperibili nelle banche dati PubMed, Google Scholar e Scopus documentano potenziali benefici anche nell’ambito cognitivo, essendo la cannella in grado di favorire la memoria e migliorare l’apprendimento. Inoltre, da studi in provetta, è emerso che l’aldeide cinnamica contenuta in questa spezia può contribuire a rallentare le dinamiche patogenetiche della malattia di Alzheimer.
7) Altri studi dimostrano il potenziale antiproliferativo che la cannella, grazie all’aldeide cinnamica, all’eugenolo e al beta-cariofillene di cui è dotata, è in grado di esercitare contro diversi tipi di cellule tumorali, inibendo fattori di trascrizione importante nella cancerogenesi.
8) Oltre a svolgere un’efficace azione balsamica, utile nelle affezioni delle alte vie respiratorie, la cannella è anche dotata di attività antimicrobica soprattutto orientata contro la candida albicans, verso batteri tipicamente coinvolti nelle infezioni delle vie urinarie e anche verso l’Helicobacter pylori, causa di ulcera gastrica e di possibili tumori gastrici.
Impatto salutistico – Controindicazioni
9) All’utilizzo della cannella vengono associate manifestazioni allergiche, con particolare riferimento alle allergie da contatto. Nota è la reazione crociata della cannella con il Balsamo del Perù, sostanza usata come profumazione in diversi cosmetici, profumi, rossetti, lucidalabbra e come aromatizzante in dolciumi, sciroppi e pastiglie per la tosse, chewing-gum, paste dentifricie. Sicché l’impiego della cannella in questi prodotti può associarsi a reazioni mucosali come gengiviti e stomatiti.
10) La presenza di cumarina può potenziare l’attività di farmaci anticoagulanti e causare danni epatici e renali quando la curcuma è consumata per lungo tempo e a dosi eccessive. Tra l’altro, in uno studio pubblicato nel 2010, è stata valutata la capacità di alcune spezie – e della cannella in particolare – di spegnere l’attività di alcuni enzimi (3A4 e 2C9) chiamati in causa nello smaltimento metabolico di molti farmaci che l’uomo assume e che pertanto risulteranno inefficaci oppure tossici.
Il Gusto della Salute – una rubrica di:
Mauro Minelli – docente di “Scienze tecniche dietetiche applicate” presso Università LUM “Giuseppe Degennaro” e coordinatore responsabile della sezione “Italia Meridionale” della Fondazione Italiana Medicina Personalizzata (FMP).
Ospiti:
Dominga Maio – Biologa nutrizionista del Network PoliSmail
Marco Renna – Giornalista
L’iniziativa è svolta sotto l’egida della FMP Fondazione Medicina Personalizzata – Media partner ADNKronos