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Il Tarassaco

Il tarassaco, la salute a portata di mano

Il tarassaco è pianta spontanea dalle mille virtù e risorse.

 

Il Gusto della Salute – una rubrica di:
Mauro Minelli – docente di “Scienze tecniche dietetiche applicate” presso Università LUM “Giuseppe Degennaro” e coordinatore responsabile della sezione “Italia Meridionale” della Fondazione Italiana Medicina Personalizzata (FMP).

Ospiti:
Ilaria Vergallo – Biologa nutrizionista del Network PoliSmail
Marco Renna – Giornalista

 

L’iniziativa è svolta sotto l’egida della FMP Fondazione Medicina Personalizzata – Media partner ADNKronos.

Curiosità storiche sul tarassaco

Un tempo era considerato il piatto dei poveri e, per questo, era solitamente servito nelle tavole delle famiglie più modeste anche in occasioni importanti come, ad esempio, una promessa di matrimonio. Nel dialetto di alcuni territori del sud Italia – tra i quali pure il Salento – il tarassaco, anche in ragione della sua presenza diffusa ovunque, è chiamato ‘zangune’, detto di persona goffa, molto spesso sgradita e sempre tra i piedi.

 

C’è chi obietterà, verosimilmente in ragione di conoscenze botaniche superiori e raffinate, che “no… è un errore grossolano confondere il tarassaco con lo zangune. Si tratta di svarioni dozzinali…”.

 

Ed è così che parte la lotteria delle supposizioni più diverse e ardite: c’è chi associa il tarassaco al “cardoncello”; c’è chi invece racconta che il tarassaco fa parte della “famiglia cicoria”, fino ad arrivare a chi ci erudisce sulla correlazione del tarassaco con la “cicureddhra”.  Beninteso, noi siamo super lieti di essere letti e seguiti con affettuosa attenzione da tanti di voi, ma nella fattispecie ci piace precisare – e a dirlo non siamo solo noi – che nei nostri territori, nei cui ambiti lo zangune è pianta assai diffusa, ad avere questo nome sono tanto il tarassaco quanto il grespino comune. Piante molto affini sul piano officinale e nutrizionale (che è quello che di più ci interessa, non essendo noi botanici) e tutte, comunque, appartenenti ad un’unica grande famiglia, quella delle Asteracee in passato note anche con il nome di Composite.

Proprietà nutrizionali e virtù benefiche del tarassaco

L’analisi nutrizionale si incentra sulle proprietà gastronomiche e salutari del tarassaco contenente fibre, molta acqua e zuccheri, oltre ai carotenoidi, pigmenti vegetali dal forte potere antiossidante. Questa pianta è anche ricca di vitamine A, C e del gruppo B ed è interamente commestibile. Le foglie più grandi possono essere mangiate cotte, mentre quelle interne e più piccole servono ad arricchire le insalate. Il fiore, invece, può servire per preparare marmellate e tisane. Le radici essiccate, infine, sono utilizzate per creare dei decotti depurativi.

 

Sul piano salutistico, non senza aver prima sottolineato che le qualità del tarassaco, inizialmente valutate sulla base di dati empirici o esperienziali, sono state poi documentate anche sul piano scientifico, va subito ricordato che, per via delle sue straordinarie proprietà diuretiche, il tarassaco si è anche meritato il termine popolare di ‘piscialetto’.

Impatto salutistico: indicazioni e controindicazioni del tarassaco

Già i nativi americani sfruttavano le sue qualità per curare malattie del fegato o facilitare i processi digestivi e, ancor prima, gli arabi al pari dei cinesi lo usavano per elaborare particolari medicamenti. Tante insomma le sue qualità che di seguito vengono riassunte in 10 punti di sintesi:

  1. Il tarassaco supporta il microbiota intestinale grazie al suo contenuto di inulina e fruttoligosaccaridi che hanno indiscusse proprietà prebiotiche.
  2. L’inulina è anche in grado di facilitare le funzioni intestinali, regolando il transito e dunque conferendo alla pianta di cui è parte una discreta capacità lassativa.
  3. Il tarassaco svolge un’azione diuretica grazie al suo abbondante contenuto di potassio che aiuta l’organismo a liberarsi dei liquidi in eccesso.
  4. Ha funzione depurativa e protettiva del fegato perché, soprattutto nelle radici della pianta, sono presenti tarasserolo e tarassicina, sostanze bioattive fortemente epato-protettive.
  5. Agisce positivamente sui livelli di colesterolo nel sangue grazie ad inulina e fitosteroli che favoriscono l’eliminazione del colesterolo attraverso la bile e ne inibiscono il riassorbimento in circolo a livello intestinale.
  6. Ha capacità ipoglicemizzanti, contribuendo a tenere sotto controllo i livelli della glicemia nei diabetici.
  7. Nel tarassaco sono presenti lattoni sesquiterpenici che sono sostanze amare in grado di stimolare l’appetito e favorire le funzioni digestive.
  8. Ha capacità immunostimolanti che conferiscono agli estratti specifici la capacità di aiutare l’organismo a contrastare alcune infezioni batteriche.
  9. Scarsi sono gli effetti collaterali per lo più rappresentati da dermatiti allergiche o irritazioni della pelle che possono insorgere per via del contatto del tarassaco con la superficie cutanea di soggetti particolarmente sensibili.
  10. Il tarassaco può avere interferenze farmacologiche con antibiotici, litio, diuretici o altri medicamenti soprattutto metabolizzati dal fegato.

Allergie: indicazioni per gli allergici al nichel

Il tarassaco contiene importanti quantità di metallo (fino a 1000 μg/Kg di alimento).