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La rucola

 

L’oro verde della rucola
La rucola, il cui nome scientifico è Eruca sativa, appartiene alla stessa famiglia di cavoli e cavolfiori, ossia quella delle Brassicaceae, conosciute anche come Cruciferae.

 

Pianta erbacea tipicamente mediterranea, di essa si conoscono almeno due tipologie: la rucola coltivata, annuale con fiori bianchi, foglie grandi e arrotondate ma con aroma non molto accentuato; e la rucola selvatica che, invece, è una pianta erbacea perenne con fiori gialli, foglie piccole a forma lanceolata e dal sapore intenso, quasi piccante.

La rucola è nota fin dai tempi antichi, oltre che per il suo aroma amarognolo e pungente, anche e soprattutto in virtù delle sue proprietà benefiche per le quali è classificata come “alimento funzionale”, in grado di apportare benefici all’uomo con le sue foglie ma anche con i suoi semi.

 

In realtà, la rucola era, in principio, l’erba “lussuriosa” utilizzata dagli antichi romani come ingrediente principale di intrugli amorosi. Il suo ipotizzato potere di “eccitante sessuale” fu, anche in epoca medioevale, così tanto considerato – e anzi enfatizzato – che della rucola fu addirittura vietata la coltivazione negli orti dei monasteri per paura che il suo consumo potesse portare i monaci ad abbandonare i conventi per dedicarsi ad attività più “mondane”. Studi molto più recenti ne hanno confermato le azioni farmacologiche già in passato preconizzate in documenti dell’antica Scuola Medica Salernitana che le attribuivano proprietà afrodisiache.

 

Al di là di tutto rimane il sapore inconfondibile, pungente e accattivante che fa della rucola un alimento decisamente interessante, gustoso, ricco di proprietà benefiche seppur con qualche piccola eccezione.

 

1) Certamente si tratta di alimento ipocalorico, visto che 100 grammi di rucola apportano circa 28 calorie, ciò che ne permette il consumo anche da soggetti in dieta dimagrante o, comunque, a ristretto regime calorico.

 

2) La rucola è utile per le donne in gravidanza in quanto ricca di acido folico, essenziale per uno sviluppo ottimale del nascituro, ma di primaria importanza anche per la formazione dei globuli rossi e per la sintesi del materiale genetico delle cellule.

 

3) Altre vitamine abbondanti nella rucola sono la vitamica C nota per i suoi benefici effetti antiossidanti, il β-carotene importante per la funzione visiva, la vitamina K utile per ossa e denti ma anche per le sue funzioni anti-emorragiche.

 

4) La rucola ha effetto ri-mineralizzante grazie al suo importante contenuto di sali minerali, come calcio, magnesio e potassio; in tal senso, assumere rucola in estate o dopo attività fisica può essere proficuo ai fini della reintegrazione dei sali persi con la sudorazione.

 

5) L’elevato contenuto, oltre che di minerali, anche di acqua e di fibre, conferisce alla rucola proprietà disintossicanti in forza della sua capacità di favorire l’eliminazione di tossine e sostanze dannose da parte di fegato e reni.

 

6) Come tutte le Cruciferae, la rucola è ricca di glucosinolati, composti formati da zolfo e azoto utili a difendere la pianta dagli attacchi esterni. Attraverso un complesso processo biochimico la foglia, una volta tagliata o masticata, attiva un particolare meccanismo che libera alcuni enzimi con straordinari effetti antiossidanti e antitumorali, oltre ad avere effetti prebiotici utili a favorire la crescita di batteri benefici importantissimi per la salute del nostro intestino.

 

7) In particolare, nella rucola è molto abbondante il 4-metiltiobutil isotiocianato noto come “erucina”, potente antiossidante che ha mostrato effetti antitumorali su diversi tipi di cancro in numerosi studi.

 

8) La rucola è digestiva grazie alle sostanze amare di cui è composta, le quali stimolano la produzione di succhi gastrici, facilitando la digestione.

 

9) Note da tempo sono le proprietà afrodisiache della rucola. I dipartimenti di scienze farmaceutiche di alcune università italiane hanno evidenziato queste capacità specifiche della rucola documentando come questa pianta riesca ad inibire un enzima che interviene in alcune dinamiche relative ai disturbi della sfera sessuale. Si tratta di principi che sono alla base della preparazione di farmaci attualmente impiegati per curare l’impotenza maschile.

 

10) L’assunzione di rucola può essere controindicata in alcune circostanze, tra le quale certamente primeggia un’eventuale condizione di specifica allergia. Ma la rucola, data l’elevata presenza di vitamina K, non fa bene a chi assume farmaci anticoagulanti o a chi soffre di calcoli o insufficienza renale. Infine, per via del suo contenuto in glucosinolati, la rucola potrebbe interferire con l’assorbimento tiroideo dello iodio; pertanto, in caso di ipotiroidismo, questo alimento andrebbe consumato con accortezza e moderazione.

 

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