Loader
 

Il Mandarino

Da sempre l’albero del mandarino costituisce l’elemento estetico che provvede ad abbellire il perimetro di parchi e giardini privati. Il suo frutto colorato d’arancio – come gli abiti imperiali dell’antica Cina da cui proviene – nei mesi d’inverno chiude abitualmente i nostri pasti con il suo sapore dolce ed aspro e la sua inconfondibile fragranza; è pratico da consumare ed è riccamente dotato di sostanze benefiche per la nostra salute.

 

Il Gusto della Salute – una rubrica di:
Mauro Minelli – docente di “Scienze tecniche dietetiche applicate” presso Università LUM “Giuseppe Degennaro” e coordinatore responsabile della sezione “Italia Meridionale” della Fondazione Italiana Medicina Personalizzata (FMP).

Ospiti:
Ilaria Vergallo – Biologa nutrizionista del Network PoliSmail
Marco Renna – Giornalista

L’iniziativa è svolta sotto l’egida della FMP Fondazione Medicina Personalizzata – Media partner ADNKronos.

Curiosità storiche sul mandarino

Il mandarino giunge in Europa dall’estremo oriente agli inizi dell’800, quindi in un tempo relativamente recente, per poi ambientarsi molto bene in alcune regioni a clima caldo come, ad esempio, la Sicilia.

Il suo nome deriva dal colore degli abiti indossati dagli alti funzionari dell’impero cinese, per quanto “mandarino” fosse anche la lingua ufficiale della Cina settentrionale.

 

Le case signorili nel Sud-Italia non potevano fare a meno di un agrumeto che riempisse di fragranze sopraffine la passeggiata digestiva. E, a proposito di digestione, va ricordato che i mandarini vengono serviti in tavola al termine del pranzo di Natale o del cenone di capodanno proprio per la loro capacità di lenire i “capricci” del dopo-pasto, specie se abbondante. Certo, oggi tante sono le opportunità per compiacere il palato dal punto di vista del gusto; ma una volta non vi era un’offerta così ampia e, quindi, il mandarino era un vero e proprio sostituto del dolcetto. Questo agrume, tuttavia, si usava anche per addobbare l’albero di Natale e i mandarini, sistemati in un cesto, venivano posti davanti al presepe come segno di devozione o, meglio, come dono a Gesù bambino.

Pillole di botanica e agonomia

Il mandarino è un albero da frutto che appartiene alla famiglia delle Rutacee, genere Citrus e il suo nome scientifico è Citrus reticulata.

 

È una pianta sempreverde che si presenta, per lo più, in forma di albero robusto dell’altezza di 4-5 metri e dalla chioma espansa. I suoi rami, al pari di altre piante di agrumi, possono presentare spine. Le foglie, presenti tutto l’anno, sono piccole, di forma ovale con pagina superiore lucida e di colore inizialmente verde pallido che, a maturazione, vira in verde scuro.

 

I suoi fiori sono piccoli, bianchi e molto profumati. La fioritura, abitualmente, è abbondante ed avviene a partire dall’inizio della primavera fino all’estate.

 

Il frutto, che porta lo stesso nome dell’albero da cui è prodotto, è una particolare bacca, chiamata esperidio, tondeggiante per quanto un po’ appiattita. La buccia, definita flavedo, è di colore arancione, sottile e profumata grazie alla presenza in superficie di numerose vescichette contenenti olio essenziale. La polpa del mandarino è di colore arancio chiaro, è succosa, generalmente agrodolce, formata da spicchi che contengono numerosi semi in base alle diverse varietà coltivate.

 

Di mandarini esistono diverse varietà: il mandarino cinese, il cleopatra, il king. Ed esistono anche diversi ibridi: il mandarancio (ibrido tra mandarino e arancia), le clementine (ibrido tra mandarino e mandarancio), il mapo (ibrido tra pompelmo e mandarino).

Proprietà nutrizionali e virtù benefiche del mandarino

Tra gli agrumi il mandarino è quello più ricco di zuccheri, e dunque il più dolce, ma anche il più calorico e con più alto carico glicemico.

Senza la buccia, 100 grammi di mandarino apportano 72 kcal e i macronutrienti all’interno sono così suddivisi:

  • acqua: 81,4 grammi
  • proteine: 0,9 grammi
  • lipidi: 0,3 grammi
  • zuccheri solubili:17,6 grammi
  • fibre: 1,7 g (0,67 grammi di fibra solubile – 1,03 grammi di fibra insolubile)

 

Per quel che riguarda i micronutrienti spicca la presenta di vitamina C, presente prevalentemente nella polpa; mentre, tra i minerali, è elevata la presenza di potassio. Grazie alla vitamina C, i mandarini favoriscono l’assorbimento del ferro contenuto negli alimenti, se consumati dopo i pasti.

 

In 100 grammi di prodotto edibile, si possono distinguere i seguenti micronutrienti:

  • vitamina C: 42 milligrammi
  • niacina: 0,3 milligrammi
  • tiamina: 0,08 milligrammi
  • riboflavina: 0,07 milligrammi
  • vitamina A (retinolo equivalente): 18 microgrammi
  • potassio: 210 milligrammi
  • calcio: 32 milligrammi
  • fosforo: 19 milligrammi
  • sodio: 1 milligrammi
  • ferro: 0,3 milligrammi

 

La buccia del mandarino è ricca in limonene, mentre i suoi semi sono ricchi in vitamine per cui, anche se masticati, non fanno male.

Il mandarino, inoltre, contiene un buon quantitativo di polifenoli e, in particolare, naringenina ed esperidina, che sono potenti antiossidanti.

Impatto salutistico: indicazioni

Il mandarino, frutto dolce della famiglia degli agrumi, è di particolare interesse nutrizionale perché dotato di un ricco armamentario di proprietà benefiche ed è dunque in grado di esercitare un’ampia gamma di azioni benefiche:

  • Azione antiossidante
    Principi attivi: vitamina C, limonene, polifenoli
  • Azione antinfiammatoria
    Principi attivi: vitamina C
  • Azione protettiva sul sistema cardio-circolatorio
    Principi attivi: omega-3, potassio
  • Azione di supporto alle funzioni digestive
    Principi attivi: fibre
  • Azione di supporto per il sistema immunitario
    Principi attivi: vitamina C
  • Azione di supporto per la memoria
    Principi attivi: tiamina
  • Azione di supporto per il mantenimento di un corretto equilibrio idro-salino
    Principi attivi: potassio
  • Azione antipertensiva
    Principi attivi: potassio
  • Azione regolatrice dei livelli glicemici
    Principi attivi: naringenina, esperidina

Impatto salutistico: controindicazioni

  • Rispetto ad altri frutti il mandarino contiene minori quantità di fibra. Per questa ragione induce un limitato senso di sazietà, con il conseguente rischio di consumi incontrollati che, a loro volta, apportano quantità di zuccheri superiori rispetto a quelle raccomandabili.
  • In caso di diabete o sovrappeso, è buona norma limitare l’assunzione di mandarini poiché frutti zuccherini.
  • È opportuno evitare il consumo di mandarini a digiuno, perché in grado di irritare la mucosa gastrica specie in chi dovesse già soffrire di gastrite.

Allergie

  • Piuttosto infrequenti sono le reazioni allergiche direttamente legate all’ingestione di mandarini. Tuttavia, in presenza di documentata allergia ad agrumi, sarà opportuno assumere mandarini con cautela nell’eventualità di possibili reattività crociate.
  • Allergia al nichel: le persone allergiche al nichel possono assumere il mandarino come frutto in quanto tale.

Interferenze farmacologiche

Non risulta che l’assunzione di mandarini possa interferire con l’azione farmacologica di medicamenti o altri xenobiotici.

Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Esprimi il tuo consenso cliccando sul pulsante 'Accetta'. Se neghi il consenso, non tutte le funzioni di questo sito saranno disponibili