19 Mag Unendoci al ricordo del Prof. Tursi, pubblichiamo la memoria affettiva espressa dal prof. Minelli
Lo scorso 19 gennaio ci lasciava il professore Alfredo Tursi, già Direttore dell’Istituto di Medicina Clinica e, per oltre 20 anni, della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia clinica presso l’Università degli studi di Bari. Tra il 1985 e il 1991 aveva ricoperto progressivamente i ruoli di vicepresidente, presidente e past-president della SIAIC.
Autore e co-autore di circa 250 pubblicazioni su riviste scientifiche italiane ed estere, nel corso della sua carriera clinica ed accademica aveva riservato un interesse elettivo all’identità morfologica e al ruolo funzionale delle mast-cellule nelle patologie infiammatorie acute e croniche, ma anche alle dinamiche immunopatogenetiche e alle strategie terapeutiche delle malattie allergiche, con particolare riferimento alla terapia iposensibilizzante specifica in favore della quale aveva promosso e condotto diversi trial clinici.
Pur profondamente ed autorevolmente legato alla sua principale missione integralmente spesa al servizio della medicina e dell’insegnamento, Alfredo Tursi si è anche rivelato cultore appassionato e sapiente di altre discipline, tra le quali soprattutto le scienze gastronomiche.
Su questo fronte ha certamente anticipato di molti anni, attraverso raffinate pubblicazioni dedicate, il tema strategico della sana e corretta nutrizione nella pratica clinica, tra l’altro accostando l’atto fisiologico del mangiare, più che ad un’esigenza naturale, ad una vera e propria ricerca culturale estesa agli ambiti della prevenzione e del benessere.
Per tanti di noi, suoi allievi, rimane tuttavia sullo sfondo e all’orizzonte del suo operato il senso nobilissimo di uno dei principali insegnamenti trasmessi anche attraverso le immagini esaurienti delle slide con le quali amava animare le sue lezioni: “…provate a non scordarvi che il vostro paziente non sarà mai soltanto un naso o un polmone o un intestino. Il vostro paziente sarà comunque sempre PRIMA UNA PERSONA!” Un testamento umano, ancor prima che scientifico, di grande valore etico e dottrinale, che raccolgo e rilancio con l’infinita riconoscenza che, per giuramento ad Ippocrate, ogni allievo dovrebbe tributare al proprio Maestro.
Con orgoglio e gratitudine per sempre!