24 Apr La stagione delle allergie: come riconoscere i sintomi?
Primavera, la stagione dell’allergia: come riconoscere i sintomi e gestirli in modo corretto ed efficace. Intervento di Mauro Minelli a PomeriggioNorba – 3 aprile 2024
Dall’intervento su PomeriggioNorba di Mauro Minelli, medico specialista in Allergologia e Immunologia clinica nonché coordinatore della sezione “Italia Meridionale” della Fondazione per la Medicina Personalizzata (FMP), emerge un’analisi chiara delle problematiche legate alle allergie, fenomeno sempre più diffuso ma non sempre correttamente inquadrato e descritto.
Con l’arrivo precoce della primavera, milioni di italiani si trovano ad affrontare anzitempo i sintomi tipici di questa stagione, come starnuti, rush cutanei, congiuntivite, asma, ciò che evidenzia l’impatto tutt’altro che marginale delle condizioni climatiche sul benessere delle persone.
Come si manifestano le allergie?
Le allergie altro non sono se non una esagerata risposta del sistema immunitario a sostanze generalmente innocue, come pollini, polveri, peli e forfore animali. In Italia l’incidenza di queste patologie è significativa, con 12 milioni di soggetti sintomatici e 300 morti annue. E le cifre sembrano destinate ad aumentare a causa di fattori come il cambiamento climatico, l’uso di sostanze tossiche in agricoltura, l’inquinamento ambientale.
Quali sono i sintomi delle allergie?
L’allergia può coinvolgere diversi organi e manifestarsi con sintomi variabili che possono andare dai più comuni prurito nasale, starnuti, lacrimazione, fino a manifestazioni più severe o particolari come, ad esempio, l’orticaria “acquagenica” (prodotta dal contatto con l’acqua) o l’orticaria “colinergica” (prodotta dall’esposizione alle alte temperature), non di rado limitando la vita quotidiana di molti individui. È importante saper distinguere le allergie dalle intolleranze alimentari, che dipendono da una scarsa capacità di smaltire determinati alimenti e che, sebbene possano causare fastidi, raramente comportano conseguenze gravi.
Nella trasmissione viene pure sottolineata l’importanza di riconoscere e distinguere i sintomi allergici da quelli di altre affezioni similari come il comune raffreddore: le allergie mostrano una chiara stagionalità con sintomi periodicamente ricorrenti, ciò che semplifica la diagnosi differenziale. Un cenno viene anche riservato alla opportunità di eseguire o meno, nelle fasi acute dell’allergia, i test allergometrici cutanei tenendo conto del fatto che, nei periodi di massima pollinazione, i pazienti sono già esposti agli allergeni naturali.
Come gestire un’allergia?
Il concetto di “marcia allergica” prevede una progressione graduale delle manifestazioni allergiche. Il primo step di questa marcia, che generalmente si manifesta nella primissima infanzia, è classicamente rappresentato dalla dermatite atopica, seguita da un’allergia respiratoria che lascerà poi il posto ad una prevalenza di disturbi intestinali, in un divenire progressivamente evolutivo. Le conoscenze su tali malattie si sono andate progressivamente arricchendo di nuove informazioni come quelle fornite, ad esempio, dalla diagnostica allergologica molecolare che consente di identificare specifiche molecole allergeniche contenute nei più classici antigeni stagionali e perenni. Questo, oltre a permettere di orientare una terapia mirata nei confronti degli agenti realmente responsabili dell’allergia, consente di definire anche i fenomeni di “reattività crociata” tra allergeni inalabili e alimenti.
È un mondo in forte evoluzione quello dell’allergia che, al netto di pratiche farlocche e approcci discutibili, consente di capire e gestire al meglio il capitolo complesso delle allergopatie.