31 Ott Torna la festa che fa paura … al metabolismo
Halloween è ormai un evento globale, un’esibizione di maschere, zucche e… zuccheri. Quella che in origine era una festa contadina, un rito di passaggio e di condivisione autunnale, si è trasformata in una vera e propria competizione glicemica, una maratona di caramelle e dolciumi industriali che porta in casa grassi saturi, additivi e una buona dotazione di zuccheri semplici.
Già la zucca, icona indiscussa di Halloween, non dovrebbe incuterci timore per la sua forma intagliata, ma per il concetto che porta con sé a livello nutrizionale. Sebbene sia un ortaggio eccellente—ricco di fibre, vitamine e povero di calorie—il suo Indice Glicemico relativamente alto funge da monito.
Questo ci ricorda che persino la natura può essere “dolce” e che l’eccesso di zuccheri — anche attraverso preparazioni elaborate come torte, muffin o marmellate — può sbilanciare il metabolismo. Senza contare gli zuccheri aggiunti, nascosti dietro l’apparente innocenza dei “dolcetti” ultraprocessati, che rappresentano il vero spettro di questa ricorrenza.
Dal “Dolcetto” Industriale al “Dolcetto Vero”
Il cuore del problema risiede negli snack preconfezionati e nelle caramelle che, oltre a un carico glicemico elevato, spesso contengono grassi idrogenati, coloranti e conservanti che certamente l’organismo subisce.
Il consiglio è quello di recuperare il piacere del “dolcetto vero”:
- Preparazioni casalinghe: biscotti fatti in casa, magari utilizzando farine integrali o a basso indice glicemico.
- Alternative naturali per i più piccoli: se proprio si deve cedere alla richiesta del “dolcetto o scherzetto,” optare per quantità misurate di frutta in guscio (noci, mandorle, nocciole non salate), piccole quantità di cioccolato fondente (sopra il 70% di cacao) o frutta disidratata e candita, purché con pochi zuccheri aggiunti. Sono opzioni che offrono fibre, vitamine e grassi sani, molto diverse dal vuoto nutrizionale delle caramelle gommose.
- Occhio alle etichette: è sempre utile leggere gli ingredienti.
Prove generali per le abbuffate natalizie?
Un altro aspetto critico è la tendenza sempre più diffusa a confondere Halloween con una sorta di “prova generale” delle abbuffate natalizie. Trovarsi già a fine ottobre a gestire un’eccessiva convivialità, ricca di portate e alcolici fuori programma, significa far partire male il periodo di fine anno per definizione ritenuto il più propizio per appesantimenti e turbe metaboliche.
Dovremmo imparare a evitare questi eccessi precoci. Il nostro corpo non è progettato per tollerare picchi calorici ravvicinati. L’Halloween degli adulti si conclude frequentemente con incontri conviviali di chi confonde questa ricorrenza importata dalla cultura celtica con la cena di San Martino che appartiene alle nostre tradizioni. Forse è proprio qui che bisognerebbe fermarsi: evitare gli eccessi precoci, non arrivare già carichi di chili e di disturbi alle tavolate di fine anno.
Perché in fondo, tra un dolcetto e uno scherzetto, la vera sfida è non farsi ingannare né dal gusto né dal calendario. Il corpo, più di ogni altro, non ama le maschere.

