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Bio Medical Report – Ragazzi nel lokdown

Bio Medical Report – Ragazzi nel lokdown

Puntata 25 – 14 maggio
Ragazzi nel lockdown
L’impatto della pandemia sulla salute fisica e mentale dei minori
L’impatto della pandemia sui piani emotivo, psicologico, scolastico e salutistico, nei bambini e negli adolescenti: uno scenario in forte movimento dal quale emergono spaccati affatto confortanti se, da importanti istituti di ricerca e di cura destinati a questa fascia di giovanissimi utenti, arrivano alert che segnalano numeri impressionanti di accessi al pronto soccorso per tentativi di suicidio e autolesionismo.

Se in tanti, preoccupati prevalentemente della salute di adulti ed anziani, nei mesi trascorsi possiamo aver pensato, evidentemente sbagliando, che tra i più piccoli la pandemia sarebbe passata quasi inosservata, in tantissimi ci siamo poi dovuti ricredere essendo stati chiamati a considerare, da genitori, docenti, medici, istruttori, quanto in quella fascia delicatissima della popolazione sia stata sperimentata paura ed incertezza, e quanto sia stato sofferto l’isolamento fisico e sociale determinato dalla prolungata chiusura delle scuole, delle palestre e degli impianti sportivi, dei luoghi di ricreazione.

Prendere consapevolmente atto di questo scenario diventa impegno inderogabile per gli adulti. L’obiettivo da raggiungere dovrebbe essere quello di mettere a punto accorgimenti adeguati e finalizzati a limitare gli effetti negativi fino ad ora riscontrati e quelli che, in un prossimo futuro, si potrebbero ipotizzare.

Questi gli interrogativi a cui abbiamo risposto in questa puntata di Bio Medical Report:

    • Ma siamo certi che, impegnarsi per prestare maggiore cura ai ragazzi e alle loro esigenze, non ci porti automaticamente a disattendere le priorità di un’emergenza sanitaria che continua ad esigere la nostra massima attenzione?
    • Esiste una via d’uscita in questo cunicolo stretto nel quale sembra consolidarsi una dimensione inedita per lo sviluppo cognitivo ed esperienziale di bambini e adolescenti, in questi mesi ermeticamente chiusi nelle loro camerette solo in compagnia diinternet“?
    • La scuola può essere solo svolgimento della didattica ed apprendimento di materie curriculari standardizzate? O è anche tanto di più in termini di relazioni, emozioni, sperimentazioni, scoperte extracurriculari?
    • E se, in mancanza di socializzazione, la noia prende il sopravvento, quali possono essere le conseguenze sulle giovani menti che, tra coetanei ed insegnati, trovano, molto più che in casa, un efficace ammortizzatore di certi pensieri?
    • Qual è il ruolo più giusto dei genitori in questi frangenti? E’ giusto “cullare i propri figli in una condizione di vittime di un virus senza scrupoli? O, invece, occorre richiamarsi ad un affettoresponsabile“, normalizzando le reazioni emotive e, semmai, orientando positivamente l’elaborazione delle informazioni che inevitabilmente i figli ricevono?
    • E quanto sarà lunga l’onda delle conseguenze maturate alla luce di oltre un anno di restrizioni ed isolamento? Ed è già il tempo di cominciare ad attrezzarsi? E con quali strumenti?

 

Relatore:
Mauro Minelli – prof. Straordinario di Igiene Generale e Applicata e Referente per il SUD-Italia della Fondazione Medicina Personalizzata

Ospiti:
Basilio Malamisura – Medico – già Direttore dell’Unità Operativa di Pediatria – Azienda Ospedaliera – Università di Salerno
Gigi Spedicato – Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi – Università di Salerno

Conduttore:
Marco Renna – giornalista

L’iniziativa è svolta sotto l’egida della FMP Fondazione Medicina Personalizzata – Media partner ADNKronos



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