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Bio Medical Report – Il microbiota: dall’Alzheimer alla CoViD

Bio Medical Report – Il microbiota: dall’Alzheimer alla CoViD

Puntata 21 – 16 aprile
Il Microbiota: Dall’Alzheimer alla CoViD.
Come i batteri intestinali modellano il comportamento umano

Era il 2015 quando si inaugurò l’era della psicobiotica, ovvero si codificò ufficialmente la possibilità di studiare il rapporto tra i batteri ospitati nell’intestino umano e i disturbi mentali, e ci si accorse delle grandi potenzialità preventive e terapeutiche che da quel raccordo potevano derivare.

Cinque anni dopo, nell’era CoViD, nuovi studi, numerosi e qualificati, hanno evidenziato la capacità del microbiota di modulare il funzionamento, oltre che dell’asse “intestino-cervello”, anche di quello “intestino-polmone“, così facilitando la gestione del paziente con severa infezione da SARS Cov-2 e determinandone favorevolmente gli esiti.
Argomenti affascinanti, molto ben supportati da evidenze crescenti, di altissimo valore scientifico, eppure largamente inediti e anzi del tutto misconosciuti e, dunque, affatto praticati nell’attività clinica ordinaria dove la “Oral Bacteriotherapy” viene ancora largamente considerata come l’assunzione per bocca di fermenti lattici del tipo “uno vale l’altro… tanto alla fine che male vuoi che facciano?“.

In questo nuovo appuntamento con la rubrica Bio Medical Report ci siamo confrontati con due esperti, profondi conoscitori del microbiota, nel mentre ci accingiamo a mandare in stampa una grande opera che ho avuto l’onore di curare, scritta a più mani con il concorso di autorevoli figure scientifiche impegnate in diverse Università Italiane e che avrà come titolo: “i batteri del microbiota intestinale. Identità, funzioni e disfunzioni di un organo strategico e complesso“.

Con il supporto dei due esperti sul tema, abbiamo fornito risposte aggiornate ed esaustive ai tanti quesiti che sull’argomento si affollano:

    • Si può pensare, magari in un prossimo futuro, di trattare i disturbi cerebrali e mentali modificando la flora batterica intestinale e, quindi, usando probiotici mirati in funzione antistress o antidepressiva?
    • Visto che il microbiota intestinale del neonato viene stabilito dalla flora vaginale della madre, si può ragionevolmente supporre che, se la flora batterica della madre è alterata, lo sarà anche quella del bambino con conseguenze diverse a carico di quest’ultimo?
    • Gli antibiotici come agiscono sulla composizione del microbiota? La distruzione della flora intestinale da parte di farmaci antibatterici può provocare disturbi anche cerebrali o psichici?
    • Che rapporto c’è tra malattia di Alzheimer, SLA, sclerosi multipla, declino cognitivo e composizione del microbiota intestinale? Perché non prevedere in queste malattie una terapia di reimpianto probiotico personalizzato?
    • Considerando che, nella CoViD-19, i risultati di diversi trials clinici hanno statisticamente dimostrato un buon impatto sul miglioramento delle condizioni cliniche dei pazienti affetti da COVID severa, perché non considerare la possibilità di far assumere a questi pazienti una batterioterapia orale per migliorare la gestione della malattia?
    • E quali possono essere i probiotici da somministrare, visto che preparati batterici diversi possono avere effetti diversi?

 

Relatore:
Mauro Minelli – prof. Straordinario di Igiene Generale e Applicata e Referente per il SUD-Italia della Fondazione Medicina Personalizzata

Ospiti:
Claudio De Simone – Già Professore associato di clinica delle malattie infettive – Università degli studi dell’Aquila
Silvia Turroni – Ricercatrice presso il Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie – Università di bologna

Conduttore:
Marco Renna – giornalista

L’iniziativa è svolta sotto l’egida della FMP Fondazione Medicina Personalizzata – Media partner ADNKronos



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